DOVE: nella selvaggia quiete della brughiera dello Yorkshire, Inghilterra.
QUANDO: tra la fine del Diciottesimo e l'inizio del Diciannovesimo secolo.
Doverosamente, una premessa. Ricevo - con un po' di ritardo, dimenticandomi spesso di controllare la posta del blog, ahimè.. - un graziosissimo invito da Irene&Alessia del delizioso salottino di Cipria e Merletti, per la loro iniziativa dedicata alle sorelle Bronte. Personalmente, avevo già dedicato un post alla mia amatissima JANE EYRE ed ho inoltre da parte - sulla "rampa di lancio" dei prossimi libri di lettura - Agnes Grey, della più giovane delle tre, Anne. Non potevo quindi che scegliere la riservata Emily e quel suo capolavoro di passione, romanticismo, tormento e lande brulle battute dal vento che è Wuthering Heights. Aggiungo solo che stiamo parlando di uno dei primissimi libri entrati a far parte della mia biblioteca ( e del mio cuore), quand'ero poco più che adolescente, e che ho letto e riletto in più occasioni, riscoprendolo di volta in volta con occhi nuovi.
E come non innamorarsi di quei paesaggi solitari dello Yorkshire più selvaggio, che avvolgono la solitudine furiosa di Wuthering Heights, antica tenuta alla quale un cortese signor Lockwood si reca, in apertura, per conoscere e salutare il suo padrone di casa, l'ombroso signor Heathcliff? La quiete fredda e nebbiosa della brughiera pare riflettere l'animo di questo suo scontroso abitante, che pare ben poco propenso a ricambiare la cortese premura del suo nuovo inquilino.
E ben presto, attraverso le parole della sua governante Nelly, quest'ultimo potrà conoscere l'intricata, passionale ed oscura storia che lega Heathcliff alla sua massiccia dimora ed a quei solitari e burrascosi paesaggi. Egli infatti, un tempo silenzioso orfanello portato a Wuthering Heights dall'allora proprietario Mr. Earnshaw e cresciuto assieme ai suoi due figli Hindley e Catherine, ben presto si ritrova in balia di una oscura, irrefrenabile passione per la sorellastra che da quel momento in poi sarà la molla che darà la spinta a tutte le azioni della sua vita, a cominciare dalla pazienza certosina con cui, passo dopo passo, s'impegna a contrastare in ogni modo l'amore di lei per il giovane Edgar Linton. E tra il vento sibilante della brughiera, le vicende s'intrecciano ruotando attorno a questo amore tanto forte quanto distorto - un amore che è smania di possesso, ossessione, furia autodistruttiva.
Per antonomasia, la passione con la P maiuscola. Quella che, come le tempeste richiamate alla mente dal nome della tenuta, è tanto violenta da poter distruggere.
UN ASSAGGIO:
"Il pomeriggio di ieri s'era annunciato nebbioso e freddo: ed io avevo quasi una mezza idea di passarlo vicino al mio caminetto, piuttosto che mettermi in istrada attraverso l'erica e la fanghiglia verso la Tempestosa. Tuttavia, risalendo nella mia camera dopo il pranzo (NB: io pranzo tra mezzogiorno e la una. La governante, una rispettabile matrona che ho preso in affitto insieme con la casa, come una sua dipendenza, non ha saputo o voluto capire il mio desiderio d'esser servito alle cinque.) risalendo dunque i gradini con tale pigro intendimento, vidi proprio là nella mia stanza una giovane serva inginocchiata al suolo davanti al camino, circondata di spazzole e di secchi da carbone, che suscitava un fumo infernale nel cercar di estinguere le fiamme con monti di cenere. Tale spettacolo mi respinse immediatamente; presi il mio cappello e, dopo una camminata di quattro miglia, arrivai al cancello del giardino di Heathcliff, appena in tempo per ripararmi dai primi morbidi fiocchi di un gran rovescio di neve imminente.
Su quel nudo cucuzzolo di collina la terra era dura, nera, gelata; e soffiava un'aria pungente che mi faceva tremare per tutte le membra. Non riuscendo a levar la catena, scavalcai il cancello, e correndo lungo il viale lastricato che sparsi cespugli d'uvaspina costeggiano, mi misi a bussare perchè mi aprissero; picchiai a lungo, invano; le nocche mi facevano male e i cani urlavano."
Ciao Letizia, è un libro che amo molto anch'io, uno di quelli che ogni tanto rileggo e che ogni volta mi riserva qualche sorpresa. Ciao, buona serata, Antonella
RispondiEliminaDifficile non amarlo, credo.. e poi il bello dei libri è anche rileggerli a distanza di tempo, e scoprirli diversi, no?
EliminaBuona serata anche a te!
In quanto a rileggere i libri io rileggo parecchio e ogni volta è emozione
EliminaGrazie carissima...sei stata davvero velocissima, carina e disponibile. La tua descrizione dell'opera profuma di passato, passione e personale interpretazione dell'opera quindi brava! Un abbraccio, ti aspettiamo da noi!
RispondiEliminaMa figurati! E come potevo resistere? Avrei riscritto anche una seconda recensione su Jane Eyre, se non mi fosse sembrato ripetitivo! ^_^
EliminaMi dispiace essere stata parecchio assente dl blog, causa lavoro, e non aver più visitato quel vostro bel salottino ^_^ .. allora aspetto con ansia i vostri post dedicati alle Bronte, e complimenti per la bella iniziativa, spero molti parteciperanno!!!
Ah, Cime Tempestose *__* Il libro che mi ha aperto occhi e cuore sui classici. Quanto l'ho adorato... ma ti avverto, a me Agnes Grey non è piaciuto granché xD spero ti soddisfi più di quanto non abbia soddisfatto me u_u
RispondiEliminammmmh... se mi dici così.... Ti faro' sapere, tanto ne farò come sempre un accurato resoconto nel blog ^_^ .. personalmente, mi aspetto comunque un viaggio piacevole (male che vada, avrò comunque visitato qualche bel posticino molto Ottocentesco, no? ^_^)
EliminaAllora appuntamento al mio post su Agnes Grey, così mi darai la tua opinione!!!!
Letizia
Da piccola ho letto una versione di questo romanzo adattato per ragazze...
RispondiEliminaCiao Letizia, spero ritornerai presto a connetterti e spero che sia arrivato anche il mio pacchetto! Grazie di cuore! il libro è bellissimo!
RispondiEliminabacioni! Cristina
letto in un età in cui val la pena di perdere le notti dietro a questa coppia impossibile, ho adorato tutta la bibliografia delle Bronte, ma forse questa è l'opera che maggiormante mi ha dato in termini di emozioni...
RispondiEliminaHo un appassionato rapporto di amore e odio con questo romanzo. Mentre Charlotte ha tutta la mia ammirazione incondizionata, Emily ogni volta (sì, ho riletto più volte questo suo romanzo) mi ha fatto ondeggiare, tanto che amo definire questo libro "un capolavoro imperfetto". Ha dei difetti, certo, ma è impossibile non lasciarsi catturare.
RispondiElimina(Spero di tornare a leggere presto dei tuoi viaggi d'inchiostro: nell'attesa, ti mando un carissimo saluto)