DOVE: Torino
QUANDO: in un autunno contemporaneo
Autunno cittadino. Vento pungente, luci dei lampioni che si riflettono giallognole sull'asfalto lucido, traffico congestionato, frotte di adolescenti imbacuccati nel look d'ordinanza che attraversano diretti tutto sommato con incedere allegro verso scuola. Ecco, una comune scuola di un qualsiasi quartiere di una qualsiasi città, è lì che tutto comincia. Siamo all'inizio dell'anno scolastico quando l'affascinante Bianca De Lenchantin - impeccabile, tornita, un tantino snob - entra a far parte del corpo docente del Fibonacci suscitando una punta d'invidia nelle sue male assortite colleghe. Come la quarantenne caotica, acuta, ironica ed imperfetta che fa da voce narrante alla storia e che, trovatasi casualmente a sedere accanto alla nuova collega di francese durante una noiosa riunione di inizio anno, non puo' che provare istintivamente antipatia verso di lei, tantopiù che si sospetta sia stata l'avvelenatrice di Flick, l'amatissimo cane della sua amica Gina, il quale - ahime' - aveva pero' la poco apprezzabile abitudine di ficcare naso, muso e tutto il resto nei giardini altrui.
Quando pero' la biondissima De Lenchantin scompare nel nulla per essere poi rinvenuta cadavere, tutto cambia. Perchè la nostra brillante protagonista, a metà tra Jessica Fletcher e Bridget Jones, non puo' non provare un moto di umana pietà verso una vita spezzata. E decide - complice un fascinoso agente di polizia, ed alcuni indizzi stuzzicanti capitatili tra le mani per puro caso - di mettersi ad indagare. Chi ha potuto far del male alla collega bella e perfetta? E cosa significa quel piccolo tatuaggio intravisto appena sopra il polso della vittima, così fuori luogo in una donna tanto chic ed elegante?
Con una scrittura che scivola giu' deliziosa come una cioccolata calda, un romanzo da gustare in un pomeriggio grigio, piovoso e musone come questo. ( e non mi dilungo più di così, trattandosi di un giallo....^_^ .. Buona lettura!!)
UN ASSAGGIO:
"Lunedi 13 ottobre aveva grandinato casini e scocciature. Il lunedì e' sempre un giorno maligno, gli allievi son tutti sbadiglianti e io pure, ma loro arrivano anche col contagocce - due alle otto e dieci, tre alle otto e un quarto, uno alle otto e venti: io ho perso il pullman, a me non è suonata la sveglia, il motorino non partiva o anche niente del tutto come giustificazione - e io ogni volra a ripetere che la scuola non è un bar che la puntualità è rispetto del prossimo eccetera, poi è ovvio che non si puo' interrogare, la dispensa dalle interrogazioni il lunedi' è un diritto acquisito e chi lo nega è come minimo fascista. Per non calar del tutto le braghe facendogli fare i cosiddetti esercizi di comprensione dei testi - cioe' scopiazzature malcucite inframezzate da resoconti dettagliati e non sommessi sui trascorsi della domenica - non resta che spiegare l'impianto della Vita Nuova o i legami fra la tradizione epico-cavalleresca e il Furioso o quel che tocca, sperando che, verso le nove, nove e mezzo, qualcuno ti faccia una domanda pertinente e non apra la bocca solo per dirti che va al cesso.
Bè non sono una lettrice di gialli però questo sembra bello, adatto a un pomeriggio come quello che descrivi.
RispondiEliminaCiao, buona serata.
Antonella
E' davvero carino, lo stile è leggero e ironico... anche io non sono una grande esperta del genere, ma questo devo dire che mi è davvero piaciuto!!! ^_^
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