DOVE: Ucraina
QUANDO: tra il 1985 e il 2016
Un romanzo insolito, difficile per certi versi perfino da catalogare in pochi tag. Tanto per cominciare, il racconto procede in un bizzarro parallelismo tra passato (tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '90 in quella che si apprestava a diventare l'ex Unione Sovietica,), presente (a cavallo tra il 2004 e il 2005) e futuro ( 2015-2016).
Il protagonista, Sergej Bunin, adolescente inquieto e sfaccendato ignaro che diventerà, di lì a una ventina d'anni, il Presidente di una Repubblica germogliata come molte altre dalle macerie della possente e compatta URSS, vive la sua vita fatta di litri di vodka, ghiaccio che attanaglia per mesi la città in una morsa rigida e scivolosa, solitari bagni nell'acqua gelata, amori più o meno combattuti, vita quotidiana con una madre mite ma ostinata ed un fratello malato di mente. E' qui che inizia tutto, in una Kiev ghiacciata e solitaria, che vedrà scorrere tutta la vita di un ragazzo che dalle ubriacature incoscienti dei vent'anni passerà, pagina dopo pagina, ad una vita misurata fatta di silenziose presenze pronte a consigliare, portare il caffè, comparire al suono della sua voce e sparire dalla stanza ad un suo cenno, in un palazzo presidenziale troppo grande per un uomo solo.
Perchè, al di là di tutto, quella che seguiamo qui oscillando in continuazione negli anni, è la vita di un essere umano come tanti, uno che insegue l'amore e trova il sesso, le convenzioni, i sentimenti che si sfilacciano come sabbia tra le dita malgrado tu faccia di tutto per trattenerli.
E, come se non bastasse, il suo cuore di Presidente si mette a fare le bizze, costringendolo ad un trapianto. Ma che succede se la vedova del donatore chiede di firmare un insolito contratto che le consenta di rimanere accanto al cuore del marito? E il cuore trapiantato, siamo certi che sia proprio affidabile? E che quei bizzarri "capriccetti" che presto manifesta, siano solo frutto del caso, piccole scosse di assestamento di un organo ritrovatosi suo malgrado in un corpo estraneo?
E, nella girandola vorticosa degli anni, mentre noi scivoliamo in continuazione tra passato e futuro, tutto attorno cio' che resta immutabile e' il freddo, immenso, possente inverno russo, che ghiaccia Kiev osservando in silenzio i fiati nebulosi degli esseri umani, affaccendati ad intrecciare, anno dopo anno, i fili delle loro vite.
UN ASSAGGIO:
"Kiev, maggio 1975, domenica notte:
Nell'aria c'è un profumo misto di acacie e castagni in fiore. Ho quattordici anni. Ritorno a piedi dal centro dopo aver fatto un po' di bisboccia. Percorro una strada assolutamente deserta. La Tupolev. A sinistra, una fabbrica di aerei, a destra la palizzata di un'azienda agricola. Oltre la palizzata, il lieve chiarore dell'illuminazione artificiale: ai primi pomodori e cetrioli non è consentito dormire, nelle serre. Sento dei passi in lontananza. E anche i miei. Accordo la mia cadenza su quella di chi mi sta venendo incontro. Poi lo vedo.Procede dal lato opposto: osserviamo entrambi la regola di tenere la destra (benchè ancora ignori che c'è chi tiene la sinistra). "Da dove vieni?" urlo a quello che mi sembra un coetaneo. "Dalla Bljucher, metrò Svjatosino!" Risponde. "Io dalla Saksaganskij, metrò Tupolev!". Poi ci strilliamo l'un l'altro "Buona fortuna!" e ci incrociamo. La distanza tra noi comincia ad aumentare. Ho perso il ritmo dei suoi passi, che a poco a poco non si sentono più, come non sento ormai nel mio corpo il porto appena bevuto. Sulla destra è comparso il nostro 'mezzo giardino e mezzo parco', oltre il quale iniziano le file a scacchiera delle chruscevke. La prima fila è il blocco sedici, io vivo nella seconda casa della seconda fila, al 18A. Quinto piano. Ho in tasca la chiave, con la quale cercherò di aprire la porta senza farmi sentire. Ma non appena svolto nel cortile, noto la luce accesa nella nostra cucina. Sono atteso... ci saranno dieci minuti di maretta. Poi tutto si cheterà. E arriverà il lunedì."
Ciao e scusa l’off-topic. Mi sono trovato a dover nominare 15 blog ai quali assegnare il prestigiosissimo “Versatile Blogger Award” e il tuo blog è tra i miei prescelti. Spero non ti dispiaccia. Sul mio blog troverai tutte le indicazioni, nel caso volessi passare a ritirarlo. Ciao.
RispondiEliminagrazie mille ^_^ .. sto provando ad accedere al tuo blog ma ho qualche problema dal pc, mi si blocca la pagina... intanto ti ringrazio qui!!!
Eliminaciao! sul mio blog c'è un premio per te:
RispondiEliminahttp://locandalibri.blogspot.it/2013/04/premio-blogger-simpatico.html
in ritardissimo!! Rimedio solo ora :-(.. un abbraccio e grazie, Clody!!
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