Anzi, due.
La prima storia è quella di un bambino che, come la sua mamma, ama leggere. Nella sua cameretta, negli anni, ha preso forma una piccola biblioteca personale, ed oltre a quella usufruisce con la voracità di un lettore appassionato anche della biblioteca scolastica. Spesso scende dallo scuolabus immerso nella lettura dell'ultimo libro preso in prestito, rischiando di ruzzolare giù dagli scalini; libri di narrativa, libri di mitologia, libri sugli animali. Ed ecco che, un giorno, torna a casa con un libro che nel mese successivo si porta appresso ovunque vada, sfogliandolo a colazione, nel pomeriggio mentre guarda i cartoni animati e la sera, nel suo letto, addormentandosi spesso a faccia in giù tra le sue pagine. E' un libro che non tutti i bambini apprezzerebbero, "I Grandi Fotografi di Natura" del National Geographic; ma per lui, che oltre alla lettura adora la natura e gli animali, è stato un colpo di fulmine.
Al punto che, a malincuore,terminato il mese a sua disposizione lo riporta in biblioteca, chiedendo però alla mamma che, come regalo di fine anno scolastico, possa averne una copia. Apparentemente, una richiesta facile da soddisfare; peccato che - scopre ben presto la mamma - il libro in questione sia fuori stampa da qualche anno. Nessuno riesce a reperirne una copia, apparentemente. Eppure, sarebbe così bello poter accontentare quel bambino! La mamma ce la mette tutta, ma sta per gettare la spugna, finchè...
La seconda storia è quella di una bambina che, negli anni '80, aveva un libro di racconti che amava con tutto il cuore. Un libro di racconti inconsueti, diversi dalle solite favole classiche - che pure lei aveva letto, riletto e adorato - con personaggi sui generis. Un bambino che decide di piantare il nonno per avere un albero di nonni, per dirne una. Oppure, una bambina che scopre uno strano mondo al di là della parete della sua cameretta. O di un piccolo fantasma. Storie così, brevi, imbevute di fantasia. Un libro che le aveva regalato il suo amatissimo nonno, e che lei leggeva e rileggeva; finchè, in occasione di un trasloco, non svanì nel nulla assieme ad altri giocattoli e libri che affollavano la sua cameretta - ne aveva davvero tanti, ad essere onesti, questa bambina - e che anch'essi furono "misteriosamente" inghiottiti dal nulla. Inutile dire che la mamma della bambina non ne sapeva niente; ed inutile dire che la bambina passò gli anni successivi a cercarlo ovunque, invano; finchè...
E il senso? Il senso di questo sproloquio, vi chiederete, qual è? Onestamente voglio sperare che coloro che amano davvero leggere, ed amano i libri come tali, lo abbiano capito senza doverlo spiegare. Che riescano a percepire l'emozione di avere fra le mani, dopo oltre trent'anni, un libro creduto ormai perduto. O di regalare ad un bambino la copia di un libro che gli avevate detto essere irreperibile.
Il senso è semplicemente quello di condividere una piccola emozione, anzi, DUE piccole emozioni da lettore.
Oltre, naturalmente, ringraziare le due librerie che l'hanno reso possibile; Dedalo Bosio Libri (Torino) e Bergoglio Libri (Rivalba, TO).
È grazie a loro, alla loro passione per il libro come oggetto, alla loro intuizione di portare una piccola attività in rete, che noi, nel nostro piccolo, abbiamo avuto un lieto fine. ^_^
Wow! Davvero un bellissimo post :) Mi hai emozionato <3
RispondiEliminaGrazie mille, Gresi ^_^.. mi fa piacere condividere questi due episodi, chi ama leggere non può non capire!
EliminaÈ come una piccola grande storia con un lieto fine.
RispondiEliminaAdoro quando accadono queste cose, ci inducono per altro a riflettere che il mezzo tecnologico è diventato ormai indispensabile. Quando lo si vive in questo modo, è importante e necessario.
Questo tuo dolce bambino amante dei libri merita spazio sotto forma di un post. Che ne dici di un'intervista nel mio blog? Voglio intervistare una madre appassionata di libri che riesce a inculcare nel proprio figlio la stessa passione. S'ha da fare. :)
Esattamente, Luz, il senso del mio post era anche quello. Temiamo sempre che le nuove tecnologie compromettano l'amore per i libri, ma dimentichiamo che possono essere invece uno strumento per accedere ad un mondo più ampio, anche quando si parla di letture.
EliminaPer quanto riguarda la tua proposta sì, mi farebbe molto piacere, è ovvio. ^_^
Grazie per essere passata di qui, e per il tuo commento!
Ciao Letizia, che bella questa storia. Mi sono emozionata, anch'io amo molto i libri, sopratutto quelli che mi sono rimasti nel cuore.
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RispondiEliminaCiao Letizia, che bella questa storia. Mi sono emozionata, anch'io amo molto i libri, sopratutto quelli che mi sono rimasti nel cuore. Mi ispira quello dei racconti, chi é l'autore?
RispondiEliminaCiao Letizia, che bella questa storia. Mi sono emozionata, anch'io amo molto i libri, sopratutto quelli che mi sono rimasti nel cuore. Mi ispira quello dei racconti, chi é l'autore?
RispondiEliminaCiao Cristina, benvenuta ^_^. Si tratta di un libro Ed La Scuola 1971, sono diversi autori mentre l'illustratore (le illustrazioni sono deliziose) é Vaclav Sivko. Anche gli autori, perlomeno stando ai nomi che leggo sotto ad ogni racconto, sull'indice, sono tutti cechi. Io sono di parte, per me questo é IL libro, ne parlavo a mio figlio da anni... ma davvero sono belle storie con splendide illustrazioni, fatte apposta per lasciar volare la fantasia...
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