mercoledì 9 dicembre 2015

AA VV - Storie del terrore da un minuto

DOVE e QUANDO: in diversi tempi e in diversi luoghi

Pur non essendo un'amante delle raccolte di racconti, di tanto in tanto mi ritrovo ad esserne attratta, specialmente quando trattano temi "stuzzicanti" come la paura, l'horror, il mistero.
Tra le primissime recensioni del mio blog spiccano i Racconti dei Vedovi Neri di Asimov,  originalissima raccolta di brevi storie a metà tra il giallo ed il test di logica, che anzi consiglio vivamente di inserire tra i regali natalizi di un appassionato del genere. In quel caso era stato non ricordo più quale programma alla radio ad averlo menzionato e ad incuriosirmi.
Stavolta è stato invece curiosando su Amazon che sono stata colpita (ed affondata) fin dalla copertina.
Cosa significa storie del terrore da un minuto? Esattamente questo. Racconti brevi, brevissimi, da mandare giù d'un fiato come i pasticcini da tè. Settantadue racconti per altrettanti autori ( e, badate bene, che tra di essi spiccano Michael Connelly, Neil Gaiman, James Patterson ed altri), il tutto condensato in poco più di centoventi pagine. Molti dei racconti non sono che poche, pochissime righe ma noi amanti della lettura sappiamo più che bene che ne bastano poche, pochissime, per produrre una miriade di emozioni.
Piccole istantanee, poco più di ombre fugaci nelle quali tutto può accadere. Presenze inquietanti. Incontri. Il destino che ti porta al posto sbagliato nel momento sbagliato. Spettri. Coltelli.
I miei preferiti? "Una storia brevissima" di Hollie Black,  "E bene che tu lo sappia" di Lemony Snicket, "Io non ho paura" di Dan Gutman, "Il mio peggiore incubo" di R.L. Stine.
Un libro che consiglio vivamente perchè dimostra - se mai ce ne fosse stato bisogno - che chi sa scrivere davvero riesce, con pochissime parole ben assestate, a generare nella nostra mente una storia. E se ancora dubitate di questo, vi invito a pagina 19, "La leggenda di Alexandra e Rose" di Jon Klassen, al quale di parole ne bastano davvero pochissime.....

UN ASSAGGIO:

"I genitori avevano detto a Russell che non c'era niente sotto il suo letto, ma lui non ci credeva.
Certo, suo padre aveva acceso la luce e sollevato i lembi delle coperte che sfioravano il pavimento, per mostrargli che non c'era nulla, ma la cosa che viveva sotto il suo letto era ritornata non appena le luci si erano spente di nuovo. La sentiva, ne avvertiva la presenza, certissima come se fosse stata parte di lui, e sapeva che da qualunque lato del letto avesse tentato di scendere, la cosa sarebbe riuscita a raggiungerlo e ad acciuffarlo.
Aveva dei tentacoli.
Fino a quando Russell fosse  rimasto perfettamente immobile sotto le coperte, fino a quando un piede o una mano non fossero sbucati fuori dal letto durante la notte, sarebbe riuscito ad arrivare sano e salvo fino al mattino.
Il problema era che Russell doveva andare in bagno.
D'urgenza."




2 commenti:

  1. Solitamente i racconti brevi non riescono a trasportarmi perché sembrano sempre incompiuti o paiono terminare troppo presto. Però hai ragione, se uno scrittore sa fare il suo mestiere riesce ad arrivare anche in poche pagine.

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    1. io l'ho trovato su Amazon ad un prezzo più che interessante, e mi sono detta "perchè non tentare?" ^_^

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