giovedì 7 aprile 2016

GABRIELLE DONNELLY - Le lettere segrete di Jo

DOVE e QUANDO: tra la Londra di Oggi e Concord, Massachussets, seconda metà dell'Ottocento

Tre sorelle londinesi, una mamma psicoterapeuta con un passato ribelle ed una bisnonna ancor più anticonvenzionale, nientepopodimeno che la Jo March protagonista delle Piccole Donne con cui sono cresciuta: questa la combinazione di ingredienti che mi ha magneticamente attratto verso questo libro non appena ho letto la quarta di copertina. Come potevo lasciarlo lì? Jo, proprio lei, che tanto ho adorato sulla carta e sullo schermo (in tutte le salse.... dalla versione vecchissima del film con Liz Taylor fino ai cartoni animati giapponesi), estrosa, tosta, ribelle, energica, bisbetica, confusionaria e piena d'amore per la propria famiglia, è tornata.
Ma sto creando confusione, lasciandomi andare dall'impulso emotivo, lo stesso che mi ha fatto decidere in quattro e quattro otto di comprare il libro, nonostante fossi andata in libreria soltanto per comprare il Secondo Viaggio nel Regno della Fantasia di Geronimo Stilton per mio figlio ^_^.

Dunque, dicevamo, tre sorelle. Emma, la maggiore, composta, nei ranghi, ordinata, metodica. Una che fa esattamente quello che ti aspetteresti. Un fidanzato perfetto, un lavoro perfetto, in corso di preparativi per il matrimonio perfetto.
Sophie, la minore, biondissima, di professione attrice, corteggiata, brillante, sempre con la testa tra le nuvole, assolutamente lontana dai pensieri pratici, un tantinello svampita come da clichè delle bionde, ma sempre attenta e ferma nel voler realizzare i suoi sogni.
In mezzo lei, Lulu, persa in un limbo sentimentale e lavorativo in cui nulla sembra soddisfarla. Brontolona, tenace, disillusa dalla vita, una laurea conseguita con voti brillanti eppure senza convinzione, un'amore sconfinato per le proprie sorelle eppure l'amarezza di sentirsi un passo indietro rispetto ad esse. Nei loro brunch domenicali a casa dei genitori, immancabile il confronto. Emma e Sophie, seppure in modo diverso (ed in direzioni diverse) puntano con sguardo fermo verso il proprio futuro. Lulu, invece, sembra svolazzare qua e là come un uccello in gabbia, incapace di trovare la propria strada.
Fino a quando, in soffitta, mentre cerca un vecchio ricettario di famiglia, non s'imbatte in una scatola di ricordi, dove, tra fotografie ingiallite e guanti ottocenteschi non incontra lei, nonna Jo, morta a cent'anni circondata dall'affetto della sua famiglia, attraverso una fitta corrispondenza che negli anni l'aveva legata alle sue sorelle, e attraverso la quale Lulu ricompone, passo a passo, la storia della sua famiglia. Giorno dopo giorno, all'insaputa di tutti, Lulu si chiude in soffitta e legge; e leggendo, piano piano, scopre che c'è stata, prima di lei, in famiglia, un'altra giovane donna inquieta, che scalpitava come un puledro di fronte alle convenzioni e che sembrava non avrebbe mai trovato il proprio posto nel mondo. Una giovane donna testarda e bisbetica, seconda di quattro figlie cresciute nel Massachussets da una madre amorevole mentre il padre combatte nella Guerra Civile.
Ma due mondi così lontani, gli USA ottocenteschi e la Londra degli anni duemila, possono ancora parlarsi? Riusciranno le parole di nonna Jo ad indirizzare la sua inquieta pronipote verso il suo destino?
Una storia scorrevole, fatta di confidenze in rosa durante assolati brunch domenicali punteggiati di fiori ed allettanti colpi di testa in una city frenetica e piena di occasioni. Un'occasione per incontrare quella che in un certo senso è stata una presenza "forte" nella mia vita letteraria di bambina, perchè Jo March è Jo March, punto. Ma soprattutto, pur nella sua frivolezza, un'occasione per riflettere sulla vita, sulle scelte, sull'amore che aspettiamo con tanta impazienza e che poi arriva dalla direzione in cui mai avevamo guardato.

PS: per tutte le amanti della Alcott, segnalo un libro che avevo recensito parecchio tempo fa e che era stato anch'esso una piacevole "riscoperta".. :-)


UN ASSAGGIO:

"La scatole occupavano la maggior parte dello spazio rimanente nella libreria. Ce n'erano più di dieci, in tela o cartone, di misure diverse e con il contenuto etichettato in modo chiaro dalla mano ordinata e ferma di nonna Jojo. Lulu si accovacciò per terra, spazzò via un paio dei ragni che tanto allarmavano Sophie e si accinse ad esaminarle. Pensò di ignorare quella con su scritto GIOIELLI e anche quella delle CARTE GEOGRAFICHE. Una scatola di scarpe con l'etichetta RICETTE sembrava promettente, ma conteneva soltanto una serie di rendiconti su sottile carta bianca, i  numeri scritti con un'antiquata macchina per scrivere. Un'elegante contenitore con le rifiniture in pergamena color panna e la scritta CISSIE riaccese le sue speranze, ma un controllo più accurato rivelò che ospitava solo alcuni diari logori ricoperti da una grafia fitta e illegibile: se era quella di nonna Cissie, pensò Lulu, non c'era da stupirsi che avesse deciso di far stampare le ricette. Su una scatola c'era scritto TRASCENDENTALISMO, che forse un tempo aveva appassionato qualche membro della famiglia, e su un'altra CONCORD. Il libro che cercava, però, non era nè nelle scatole nè infilato tra una e l'altra.
Lulu si alzò e si pulì le ginocchia disgustata. Nel chinarsi notò una valigetta di pelle seminascosta nell'ombra, posata sul pavimento tra la libreria e i bauli. Più grande delle scatole, era il tipo di valigia usato dai medici, con il manico robusto ed un vecchio fermaglio di ottone annerito; non aveva nè etichetta nè descrizione. Curiosa, suo malgrado la prese, la portò allo sgabello sotto la finestra e l'aprì mentre le gocce di pioggia, battendo, disegnavano un tatuaggio sul vetro sopra alla sua testa."

2 commenti:

  1. Ciao Letizia!!
    Ecco un libro che leggerei anch'io! Anzi, a dire il vero sono anni che mi capita sotto il naso e non l'ho mai acquistato nè letto.
    A questo punto devo porvi rimedio perchè dalla tua recensione mi sembra davvero una bellissima lettura! :)

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    1. Ciao Jasmine! Io l'ho acquistato d'impulso, da amante di Piccole Donne non potevo non abboccare all'amo di un titolo così allettante ^_^
      Eppure, devo dire che mi è piaciuto; non è certo un titolo profondissimo che lascerà tracce nella storia mondiale della letteratura... ma è leggero, scorrevole, grazioso e rimanda a un personaggio che ho tanto amato della mia infanzia... ^_^

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