mercoledì 17 agosto 2011

NEIL GAIMAN - Coraline



DOVE: in una tranquilla casa americana, dalla quale però si accede ad un inquietante mondo parallelo

QUANDO: nel tempo senza tempo delle più classiche favole.

Coraline Jones è una bambina sveglia, curiosa, vivace; per molti versi mi ricorda la Scout creata dalla penna di Harper Lee. Trasferitasi in una nuova casa assieme ai suoi genitori - i quali però, spesso assorti nel loro lavoro, prestano ahimè attenzione allo schermo del pc molto più che al suo bisogno di compagnia - trascorre le sue vacanze estive in annoiate scorribande alla scoperta della nuova casa, della quale però ben presto finisce per esplorare ogni angolo. Nè le bizzarre Miss Forcible e Miss Spink, un tempo brillanti attrici di teatro, oggi tranquille vecchiette nonchè sue vicine di casa, nè il vecchio pazzo dell'ultimo piano, dedito al laborioso addestramento di un'orchestra di topini, sono sufficienti a riempire le sue giornate; inevitabile, dunque, che il suo spirito da esploratrice finisca per essere irrimediabilmente attratto da quella misteriosa porta sulla parete del salotto, sempre chiusa a chiave benchè murata.
La porta - spiega la mamma - metteva in comunicazione le due ali della casa, ma dal momento che è stata divisa in due metà e solo una è stata venduta, è stata chiusa con un muro. Tutto quadrerebbe, certo, se non fosse per quell'inquietante ombra nera che, svegliandosi di soprassalto nel cuore della notte, Coraline vede scivolare via proprio attraverso la porta; niente di meglio, per una bambina dallo spirito tanto intraprendente.
Ma quando, varcata infine la soglia, finirà per trovarsi imprigionata in un'oscuro mondo parallelo, prigioniera di un Altro Padre ed un Altra Madre che sembrano essere usciti da un incubo, pallidi riflessi di quelli veri, riuscirà davvero la coraggiosa Coraline a cavarsela, tornando infine nel suo mondo?


UN ASSAGGIO:

"Coraline prese una sedia e la spinse vicino alla porta della cucina. Ci salì sopra e si protese verso l'alto, inutilmente. Poi scese e andò a prendere una scopa nel ripostiglio. Quindi salì di nuovo sulla sedia, e protese verso l'alto il manico della scopa.
Cling.
Scese dalla sedia e raccolse le chiavi. Sorrise trionfante. Poi appoggiò la scopa alla parete e andò in salotto.
La famiglia non andava mai in quella stanza. Avevano ereditato i mobili dalla nonna di Coraline, insieme a un tavolinetto basso, una consolle, un pesante portacenere di vetro e il dipinto a olio di una fruttiera. Coraline non era mai riuscita a capire come mai ci fosse gente che avesse voglia di dipingere una fruttiera. Quanto al resto, la stanza era vuota: niente soprammobili sulla mensola del caminetto, niente statuine, nè orologi, niente che rendesse quel luogo confortevole e vissuto. La vecchia chiave nera sembrava più fredda di tutte le altre. Coraline la infilò nella toppa. Girò senza fare capricci, con soddisfacente rumore metallico.
Coraline si fermò ad ascoltare. Sapeva che stava facendo qualcosa di proibito, così tese l'orecchio per sentire se sua madre stesse tornando, ma non sentì nulla. Poi mise la mano sulla maniglia e la girò: e finalmente la porta si aprì.
Si aprì su un corridoio buio. I mattoni erano scomparsi, come se non ci fossero mai stati. Da quel corridoio veniva un agghiacciante odore di stantio: l'odore di qualcosa di molto vecchio e di molto lento.
Coraline varcò la soglia."

3 commenti:

  1. Io ho visto il film. Molto particolare, sia come storia che come animazione. Il libro però mi manca

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  2. Io al contrario, avevo visto il trailer del film senza particolare entusiasmo, ma ora che ho letto il libro devo assolutamente vederlo... sono curiosa di vedere come è stata trasposta in immagini l'atmosfera che ha creato Gaiman..

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  3. Visto il film qualche anno fa, e finito di leggere il libro solo ieri. Diciamo che il film è abbastanza fedele, a parte qualche scena e qualche pezzo, soprattutto quello finale che manca del tutto. Peccato. Credo che avrebbe funzionato nel grande schermo il resto che hanno tolto.

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