lunedì 14 novembre 2011

DANIEL PENNAC - La lunga notte del dottor Galvan


DOVE: Parigi, Clinica Universitaria Postel-Couperine
QUANDO: ai giorni nostri

Delizioso e breve racconto dello straordinario Pennac, che ci catapulta nella caotica e bizzarra notte di guardia del giovane dottor Galvan, discendente da una famiglia di medici "fin dai tempi di Moliere" e assorbito fino al limite dell'ossessione nel progetto di un biglietto da visita all'altezza della propria ambizione. E qui, al pronto soccorso della Clinica Postel-Couperine, in una nottata caotica di incidenti stradali, tentati suicidi, crisi asmatiche, ambulanze che ululando si arrestano vomitando fuori in fretta e furia una barella cigolante , fa la sua comparsa un paziente silenzioso ("Non mi sento tanto bene", questo tutto ciò che è in grado di dire), che dopo aver diligentemente atteso il proprio turno, vedendosi passare avanti tutte le classiche urgenze di una frenetica notte al pronto soccorso senza battere ciglio, crolla pesantemente sul pavimento, prima di manifestare uno dopo l'altro una sfilza di sintomi tanto complessi e discordanti da mettere in crisi non solo il giovane Galvan - distogliendolo perfino dalle sue ossessive fantasie sul proprio biglietto da visita - ma anche il chirurgo Angelin, l'urologo Saliege, lo pneumologo Verhaen e tutti i colleghi specialisti che, uno dopo l'altro, svegliatisi di soprassalto e buttati giù dalle loro brande, accorrono al capezzale del misterioso infermo, tentando di venire a capo del mistero.
Ma proprio quando tutto sembra perduto, l'abile colpo di penna di Pennac rimescola le carte, preparandoci ad un finale sorprendente.

UN ASSAGGIO:

"Era Domenica ed eravamo nel pieno della classica frenesia notturna: incidenti domestici, infezioni eruttive, suicidi abortiti, aborti mancati, sbronze comatose, infarti, attacchi epilettici, embolie polmonari, coliche nefritiche, bambini bollenti come pentole, automobilisti in polpette, spacciatori fatti a colabrodo, barboni in cerca di alloggio, donne picchiate e mariti pentiti, adolescenti fumati, adolescenti catatonici... Insomma, la tipica domenica notte al pronto soccorso, e per giunta con la luna piena. Tutta quella bella gente faceva il possibile per sottrarsi al lunedì mattina, e io come sempre iniettavo, otturavo, intubavo, cucivo, suturavo, sondavo, zaffavo, drenavo, medicavo, facevo partorire, qualche volta addirittura prevenivo e depistavo! Insomma, dispensavo. Ero un dispensario fatto persona. Sostituivo Pansard, Verdier, Samel, Desonge 'A Buon rendere, Galvan..' ' Lasciate stare, ragazzi, lo faccio volentieri.' (tutti baroni, oggi, quelli.)

7 commenti:

  1. Inutile dire che Pennac è uno dei miei autori preferiti!

    Mi piace molto il tuo modo di presentare i libri ma...perché non aggiungi anche un tuo commento?

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  2. Forse sono stata un po' superficiale nel mio commento precedente, perché in realtà il tuo commento è tra le righe, velato e "umile" e alla fine mi piace molto di più così!
    Buon lavoro!

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  3. Non so, Alchemilla.. in effetti sono recensioni un po' anomale, più che altro ho creato il blog per raccogliere i libri che più mi sono piaciuti nel corso degli anni .. mi sembrava che, aggiungendo un giudizio/votazione personale, alla fine il blog sarebbe risultato un po' monotono .. tutti "bellissimo", "da leggere".... ^_^

    Poi, nel primissimo post, ho spiegato un po' quello che è il mio approccio ai libri, come mezzo per viaggiare con la mente, per questo ho deciso di raccogliere più che altro trame e ambientazioni..
    Grazie mille per essere passata! ^_^
    Letizia

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  4. Infatti...Mi piace anche il tuo indice...
    Ciao!

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  5. C'era un periodo diversi anni fa in cui Pennac mi piaceva così tanto che ho fatto indegstione! non lo leggo da anni... forse dovrei ricominciare?
    mi accodo ai complimenti per il blog, ciao!

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  6. Anche a me è capitato così, ci sono periodi in cui leggevo e rileggevo gli stessi autori... Pennac - insieme a Queneau - è uno dei miei scrittori francesi preferiti ^_^
    Grazie mille per i complimenti!

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  7. adorabile...piccolo piccolo ma tanto carino..Pennac merita sempre..:-)

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