sabato 2 febbraio 2019

GERALD DURRELL - La mia Famiglia e Altri Animali


DOVE: Corfù, Grecia
QUANDO: anni '30

Anche ora che mio figlio maggiore è grande (quest'anno compirà dieci anni, il tempo vola), abbiamo mantenuto l'abitudine di leggere alcuni libri insieme. Non so bene in base a quale criterio lui scelga di affrontare alcune storie da solo, avvolto nella luce giallastra della sua abat-jour e quali invece ritenga siano più idonee ad essere lette ad alta voce; fatto sta che di tanto in tanto ci sforziamo di ritagliarci questi piccoli momenti, che lui a quanto pare continua a gradire, nonostante ormai da parecchi anni sia perfettamente in grado di leggere da solo ( per chi volesse, qui ho dedicato un post proprio all'importanza di leggere anche ai bambini grandi; sarei curiosa di avere altre opinioni.. ^_^ )
C'è stato Willy Wonka, in primis; poi, tre libri e mezzo della saga di Harry Potter. Poi, Sepulveda, con la sua serie di libri dedicati all'amicizia (dalla Gabbianella e il Gatto in poi).
E adesso, appunto, Durrell.
Gli ho regalato questo libro ricordandomi di quanto mi fosse piaciuto, da bambina, ed immaginando che si sarebbe facilmente immedesimato in questo suo coetaneo del secolo scorso, appassionato come lui di natura e con una spiccata, travolgente voglia di scoprire il mondo; ed ammetto di essermi quasi commossa quando lui, con fermezza, ha deciso che lo avremmo letto insieme.
Talvolta soli, io e lui, talvolta con la compagnia della sorella, mentre allattavo, abbiamo dunque intrapreso il viaggio che tutti, una volta nella vita, dovrebbero fare: quello nell'infanzia di un grande naturalista, e più nello specifico nei cinque luminosi, entusiasmanti anni da lui trascorsi nello splendore di una Corfù selvaggia e lontana anni luce dalla grigia e umida Inghilterra che i Durrell si lasciano alle spalle.
Una storia d'altri tempi, certo. Una madre sola che può permettersi di partire armi e bagagli con i suoi quattro figli (tre maschi ed una ragazza) approdando dopo un lunghissimo viaggio in un mondo romanticamente caotico, dai ritmi talvolta sonnolenti, odoroso di sole e salsedine, cordiale e accogliente come solo le terre bagnate dal Mediterraneo, nelle sue varie sfaccettature, sanno essere.
Una famiglia atipica, bizzarra, dai tratti talvolta caricaturali, con una mamma affettuosa, dolcemente paziente, un tantino svampita e quattro figli ciascuno con il proprio carattere e le proprie ossessioni. Margot, adolescente bellissima e ossessionata dalla cura di sè; Larry, fratello maggiore ed in quanto tale col peso sulle spalle dell'essere per certi versi l'uomo di casa, letterato assennato fino a rendersi pedante e noioso; Leslie, rude ed appassionato di caccia, ed il piccolo Gerry, appunto, carico di tutto l'entusiasmo dei suoi dieci anni verso quel mondo nuovo e splendente.

Lui, che un giorno sarà quel Gerald Durrell che fonderà  la Durrell Wildlife Conservation Trust, dedicando la sua vita allo studio ed alla conservazione della biodiversità, ci accompagna nelle sue lunghe, oziose eppur pienissime giornate di scorribande attraverso l'isola e le sue meraviglie, con la compagnia del fedele cane Roger e dei tanti, straordinari personaggi che lo affiancheranno in questa  esperienza, dal bizzarro Spiro, che li prende sotto la sua ala protettrice assistendoli nei loro primi passi in terra greca, fino ai tanti precettori che si occuperanno di imbrigliare l'entusiasmo di Gerry affiancando alle sue scorribande sul campo un'educazione più tradizionale e teorica.
Il mondo in cui ci accompagna è un mondo meravigliosamente ricco di profumi intensi, di colori, di ronzare di insetti nei sonnolenti pomeriggi estivi e di inverni piovosi che tingono il mare di un blu plumbeo. Di piccole pozze d'acqua trasparente, che come scrigni di vetro custodiscono meravigliosi mondi in miniatura. Di mare azzurro venato di spruzzi color panna là dove si infrange sugli scogli. Di muretti di pietra scottati dal sole, uliveti che chiazzano d'ombra la terra brulla, fichi succosi addentati direttamente sotto la pianta. Di sentieri polverosi che si perdono nel frinire assordante delle cicale.
Di tante straordinarie creature che, ben presto, malgrado le proteste di Larry, finiranno per entrare a far parte della famiglia, occupando man mano gli spazi comuni delle tre case che li vedranno, nel corso degli anni, come residenti. Tartarughe, gufi, mantidi, perfino un enorme e ostile albatros: il mondo di Gerry è quello di un naturalista d'altri tempi, che anzichè osservare sul campo cattura, ingabbia, addomestica; ma siamo pur sempre negli anni '30, e bisogna essere indulgenti verso una visione dell' "essere naturalisti" che negli anni si è evoluta lentamente.
Una storia forse più descrittiva che d'azione, in cui poco accade dal punto di vista della trama ma molto, moltissimo se anzichè attendere eventi clamorosi e colpi di scena ci lasciamo coinvolgere dalle atmosfere, dalle emozioni, dalle descrizioni talmente minuziose che pare di sentire nelle narici l'odore dell'erba secca scaldata dal sole.
Matteo l'ha adorata al punto tale da commuoversi fino alle lacrime quando abbiamo finito, come accade ai lettori veri, quando incontrano un libro capace di coinvolgerli a tal punto che, nel chiuderli, si ha la sensazione di salutare dei cari amici. Con loro ha spesso sorriso, si è emozionato, ed insieme abbiamo spesso finito per cercare su google le immagini degli insetti che Gerry catturava e che credevamo di non conoscere, dalle tipule alle cetonie.
Per lui, Gerry, Larry e gli altri sono diventati questo: amici carissimi coi quali si è condiviso un viaggio straordinario, che ti verrebbe voglia di intraprendere di nuovo, ancora e ancora.

Ed ammetto anche io che, sera dopo sera, capitolo dopo capitolo, l'effetto era quello di riemergere da una sorta di tunnel spazio temporale, ritrovandomi smarrita in una cameretta buia, con la piccola abat-jour di ikea accesa, laddove fino ad un'istante prima mi sembrava di camminare su un sentiero pietroso perso tra gli uliveti.

UN ASSAGGIO:

"La primavera si immerse lentamente nei lunghi, caldi, assolati giorni d'estate tutti canori di cicale, stridule ed eccitate, che facevano vibrare l'isola coi loro gridi. Nei campi il granturco cominciava a gonfiarsi, mentre le seriche barbe, da castane si facevano di un biondo color burro; quando strappavi via l'involucro di foglie e piantavi i denti nei chicchi perlacei, il succo ti sprizzava in bocca come fosse latte. Sulle viti l'uva pendeva in piccoli grappoli macchiettati e caldi. gli ulivi sembravano piegarsi sotto il peso dei loro frutti, gocce levigate di giada verde tra le quali friniva il coro delle cicale. Negli aranceti, tra le foglie scure e lucenti, i frutti cominciavano a colorirsi, come se una vampata di rossore si spandesse sulle loro verdi pelli butterate."


10 commenti:

  1. Un libro meraviglioso! Io l'ho scoperto da adulta, letto la scorsa estate... davvero un viaggio stupendo, nella variopinta Corfù, tra mille profumi, avventure e suggestioni, in una natura ancora apparentemente abbastanza in armonia con l'impronta umana! Bello, bello, bello!

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    1. Bello leggere questo commento ^_^ .. bello sapere che ci sono adulti in grado di lasciarsi trasportare dalle suggestioni e dalle atmosfere dei libri, come i bambini!
      Noi abbiamo ordinato in libreria anche gli altri due titoli della trilogia, mio figlio non vede l'ora di sapere cosa altro è successo a Gerry ^_^ .

      Ps: e a proposito del discorso fatto sul tuo blog, sui bambini e la lettura, in questo post : https://cartolinedimetedinchiostro.blogspot.com/2019/02/come-nasce-un-lettore-leggere-ai-bambini.html?m=1 ho voluto esaminarne un altro dei tanti aspetti... ^-^

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  2. Questo libro voglio leggerlo da una vita, soprattutto dopo che mi è stato fortemente consigliato in un'occasione in cui si parlava de L'anello di Re Salomone di Lorenz, che se a te manca - e se al tuo piccolo lettore piacciono i libri a sfondo naturalistico, con la partecipazione di tutte le specie animali possibili - lo consiglio vivamente, perché no, anche per una lettura condivisa coi bimbi! Ammetto che di questa recensione, ciò che mi è piaciuto di più è il modo in cui hai descritto i vostri momenti di lettura ad alta voce, mi è arrivato tanto calore :)

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    1. Buongiorno Julia, e grazie per il consiglio! Sì, conosco L'Anello di Re Salomone, lo lessi anni fa (prima di mio figlio, negli anni '80 anche io ero una bambina appassionata di natura e quando morì Konrad Lorentz io ero già grandicella, ricordo che lessi tutti gli articoli che ne parlavano; le immagini di lui a bagno con le sue inseparabili anatre mi fecero innamorare all'istante), ma in effetti non ho pensato mai di proporre a Matteo di leggerlo. Adesso siamo alle prese con gli altri due libri della trilogia di Durrell, poi glielo proporrò.
      Sono felice che traspaia questo calore, perchè leggere con lui ad alta voce è splendido, ed è un momento "nostro" che lui, spero, ricorderà sempre.
      Per me è vitale perchè, lavorando su turni mi capita di rientrare a casa alle 9.30 di sera, e spesso di lavorare nei weekend lasciandolo ai nonni; non ho quindi dei tempi "tradizionali" per stare con lui, e questo è un piccolo escamotage che ho trovato per avere il nostro spazio.
      In più, come ho scritto più approfonditamente sul post nell'altro blog, leggendo insieme troviamo spunti su cui riflettere, condividiamo sensazioni e idee... è davvero qualcosa di magico, ed è bello che tu lo abbia colto.
      Grazie per essere passata di qui, e buona giornata!

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  3. Conosco questo libro solo dalla sua copertina e dal successo che riscuote, ma voglio dedicare questa mia risposta a un altro fondamentale aspetto: la lettura condivisa con i bambini.
    È talmente raro leggere di madri così brave a fare amare i libri che voglio citare questo post ad alcune madri di miei alunni.
    Bravissima, Letizia. Perché hai creato lettori e mostri un rispetto e una passione che meriteresti di far diffondere questo tuo metodo. Vado a leggermi anche l'altro post sull'argomento.

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  4. Buongiorno Luz, e grazie per essere passata... mi fa molto piacere avere la tua opinione; oltretutto essendo tu un'insegnante di scuola media credo potró trovare parecchi spunti interessanti, sul tuo blog, ora che Matteo si avvicina a quella fascia di età.
    Credo che al di là di tutto il segreto sia molto semplice: se noi leggiamo, loro leggeranno. Lui è abituato a vedere sempre un libro sul mio comodino, ed a vedermi leggere nei momenti liberi (mentre mi asciugo i capelli, ad esempio). Fin da piccolo gli ho letto storie perchè io in primis amavo leggerle; non mi pareva vero di poter rimettere mano ai libri di Richard Scarry, per citarne uno.
    Lui è uno che di notte, se si sveglia e non riesce a riaddormentarsi, si mette a leggere; ha la sua biblioteca personale che ormai è parecchio affollata e usufruisce con enorme piacere anche della biblioteca scolastica, facendosi consigliare dalla bibliotecaria.
    E, in parallelo, è un maniaco dei Pokemon, gioca con la Nintendo Switch o la Nintendo DS, guarda i cartoni di Gumball, o su youtube i video di Spjockey. Questo per dire che creare oggi, nel 2019, un piccolo divoratore di libri non vuol dire vietargli i videogiochi o la televisione e COSTRINGERLO a leggere. Vuol dire fargli trovare equilibrio fra le cose, e soprattutto dimostrare con il nostro esempio che la TV e lo smartphone sono divertenti, ma che leggere un buon libro è qualcosa di MAGICO.
    E basta, mi dilungherei per ore, ma mi limito, dai.
    Grazie di cuore per il tuo commento! ^_^

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  5. Complimenti per l'accurata e profonda recensione! Questo è un altro romanzo che è in wishlist da una vita :) Presto lo leggerò anch'io :) Un bacione :)

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    1. Gresi, grazie per essere passata! Io non posso che consigliartelo, ma io sono di parte, tendenzialmente non mi dispiacciono - purchè siano ben scritti - i libri molto descrittivi, in cui magari accade poco... sono curiosa di avere la tua opinione, se lo leggerai!

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  6. Ciao Letizia! Volevo farti i complimenti per la meravigliosa abitudine di leggere i libri insieme a tuo figlio. Sono rimasta molto colpita e spero un giorno di poterlo fare anche io con i miei di figli, se mai ne avrò.
    Il libro lo conosco solo di fama, ma ora ho proprio voglia di leggerlo e scoprirlo! Grazie!

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    1. Credimi, è davvero una bellissima esperienza, riscoprire la bellezza della lettura ad alta voce; ed è un'ottima alternativa alla televisione - che pure guardiamo, ovviamente; ma credo fermamente che addormentarsi con una storia appena letta che aleggia ancora nell'aria sia il modo migliore per avere dei bei sogni.. ^_^

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