venerdì 11 marzo 2011

ALESSANDRO BARICCO - Oceano Mare






DOVE: in una locanda in riva al mare
QUANDO: '800

Difficile dare una collocazione spazio-temporale a quest'opera; Baricco infatti, come spesso accade, ti prende per mano e ti trasporta in un mondo sospeso a metà tra realtà a fantasia, che ti pare sempre di essere lì lì per contestualizzare ma che ti sfugge tra le dita proprio quando pensavi di averlo afferrato. Forse sarebbe più semplice dire che la chiave di questo romanzo è tutta nel titolo. Il mare immenso, volubile, talvolta violento che fa da sfondo alle vicende dei piccoli e fragili esseri umani che la sorte ha condotto su una lingua di terra lambita dalle onde, nella Locanda Almeyer. Esseri umani in cerca d'amore, come il romantico Bartleboom, che per anni ha scritto una lettera al giorno alla donna della propria vita, aspettando il momento in cui finalmente l'avrebbe trovata. O in cerca di forza - intesa in senso fisico e morale - come la fragile Elisewin, accompagnata dal fidato Padre Pluche, alla quale è stata raccomandata l'idroterapia quale antidoto alla sua malattia. O ancora, in cerca della perfezione, come Plasson, solitario ed assorto nel tentativo - quanto mai vano - di ritrarre fedelmente il mare, cominciando dai suoi occhi. O in cerca di passione, come l'affascinante ed inquieta Ann Deverià. Ma il vero protagonista del romanzo è lui, il mare; pare quasi di esser rapiti da una folata d'aria marina che ti solleva quando apri il libro e ti trasporta su una spiaggia solitaria, silenziosa, una perfetta distesa di sabbia fine mossa dal vento, spezzata solo da un'altrettanto solitaria figura umana. Se ne percepisce l'odore, lo si sente respirare sullo sfondo delle vite inquiete dei protagonisti, se ne avverte la possenza ricca di fascino in ogni pagina, in ogni parola. Quel mare capace di trasformarsi da quieto specchio iridescente ad un violento spumeggiare rabbioso in pochi istanti, che da millenni affianca la vita umana osservandola con distacco. Osservandola, sì. Perchè il mare, impariamo in questo romanzo, deve pur avere da qualche parte degli occhi.
Non tutti, lo so, amano lo stile letterario di quest'autore. C'è chi, come me, lo ama follemente e chi proprio non riesce a mandarlo giù.
Il segreto, a mio modesto avviso, per comprenderlo, è lasciarsi trasportare. In questo caso, lasciare che Baricco ci conduca in un mondo di salsedine, spuma, sabbia fine, scafi incrostati, vento salato, sciacquio di onde in grado di tramutarsi in un ruggito che inghiotte e squarcia e lacera.
Una storia delicata e poetica che pare quasi dipinta da Plasson con l'acqua stessa di mare in una delle sue innumerevoli tele incompiute.

UN ASSAGGIO:

"Ha 38 anni Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la SUA donna . Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e le scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontarle.E a chi se non a lei?
Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle: “Ti aspettavo.”
Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, le leggerà una ad una, e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu, si prenderà gli anni -i giorni, gli istanti- che quell uomo prima ancora di conoscerla , già le aveva regalato.O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere, sorriderà dicendo a quell uomo: 'Tu sei matto…'
E per sempre lo amerà.”

8 commenti:

  1. Oceano Mare E' sempre stato, e sarà sempre QUEL Libro, per me. Quel libro letto e riletto, a volte per intero, a volte solo a 'pizzichi e bocconi', quel libro in cui trovare tutte le risposte, quel libro in cui immergersi, per capire, per averne di più, e ancor di più...Io non so come Baricco ci riesca, ma la sua scrittura è magia, una danza fatata di parole che si intrecciano all'infinito per farti spalancare gli occhi...Al Louvre, davanti alla 'Zattera della Medusa' di Géricault io pensavo ad 'Oceano Mare', alla sua mgia perfetta. In vacanza, davanti al mare, io pensao ad 'Oceano Mare', a suo omaggio meraviglioso a quel mistero immenso che è il mare, lo stesso mistero che ognuno di noi si porta dentro...Bellissime prole, le tue^^ Io, del libro, ho sempre amato molto questo stralcio: 'Il mare. Il mare incanta, il mare uccide, fa anche ridere alle volte. Ogni tanto, si traveste da lago; non da risposte, è saggio, è dolce, è potente, è imprevedibile. Ma soprattutto, il mare chiama. Non smette mai, ti entra dentro, ce l'hai addosso, è te che vuole. Puoi anche far finta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti.' PS scusa se ho scritto un papiro, mi sono fatta trasportare! ;-)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Alessandro Baricco è stato il mio scrittore preferito per tanto, tantissimo tempo. Ultimamente l'avevo un po' abbandonato e il tuo post ha risvegliato tantissimi ricordi. Sono sicura che se andassi a ripendere in mano "Oceano Mare" troverei sottolineato, tra i tanti, anche il brano che hai riportato tu, bellissimo. Chi non ha mai sognato un amore così?
    Ma il mio preferito, quello che ho riletto più di tutti, è e rimarrà "Seta".

    P.S. Scusa, ho fatto un pasticcio con i commenti... :-(

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  4. @Francesca: macchè pariro! E' proprio quello che speravo di avere con un blog che parlasse di libri, la condivisione delle emozioni che i romanzi ci suscitano ^_^ .. perchè al di là di tutte le analisi testuali e grammaticali, penso che i libri siano fatti per trasportarci lontano... e come dici tu, Baricco lo fa egregiamente, con un pizzico di magia.. anche io l'ho letto più volte, due per intero più ogni tanto - quando mi prende la voglia di quell'atmosfera di mare ottocentesco, solo qualche stralcio...
    grazie per il bellissimo commento!

    @leparoleverranno: è vero, trovo che Bartleboom, seppure nella sua ingenuità - e ben lontano da certi Uomini pieni di fascino come Darcy e Dantes - è comunque un personaggio estremamente romantico... immagina che bello, innamorarsi di un uomo e scoprire che lui per anni ha tenuto da parte le lettere che ti aveva scritto prima ancora di conoscerti.... Pura poesia ^_^
    Seta non l'ho ancora letto, è sempre nella mia lista dei "da comprare" !
    Grazie per essere passata!

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  5. Questo è un libro che quando lo finisci ti rimane un qualcosa... come se ti fosse sfuggito qualche elemento e ti vien voglia di ricominciarlo per capire cosa possa essere scappato... Almeno questo è l'effetto che ha fatto a me.
    Non sono "innamorata" di Baricco, ma posso dire che ogni suo libro è diverso. Il suo stile è ben lontano da chi, a differenza sua, sforna pagine tutte uguali semplicemnte con titoli diversi...

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  6. Concordo pienamente; un po' come succede col Mal d'Africa, ti lascia dentro un qualcosa, come un semino di nostalgia che ti spinge a tornarci ^_^

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  7. Complimenti per questo spazio immerso nei libri... ach'io lo metto tra i blog che seguo... dove? ma è naturale, sotto il titolo Il piacere di leggere!!!

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